Il blog di Italians for Darfur

mercoledì, dicembre 20, 2006

Comunicato del 17/12/06

In occasione del recente aumento del canone RAI, fissato per l’anno 2007, ci sentiamo in obbligo di domandare una migliore qualità dell’ informazione e maggiore attenzione a temi quali lo stato dei diritti umani nel mondo e, in particolare, nel Darfur, il cui conflitto dura inosservato da tre anni e spegne ogni giorno la vita di centinaia di civili.
Chiediamo di svegliare le coscienze dal torpore dell’indifferenza, di volgere lo sguardo verso gli uomini e le donne che ogni giorno lottano per la sopravvivenza, ascoltare il grido che dal basso tenta di raggiungere i vertici dell’informazione televisiva per costringerli con il nostro potere contrattuale, che ci deriva dall’essere i “consumatori” dell’informazione, a promuovere servizi e approfondimenti sulle grandi crisi umanitarie come quelle del Darfur. Alimentando una maggiore coscienza del genocidio in atto nel Darfur, si può infatti sperare che il Governo Italiano si impegni maggiormente a livello internazionale per fermare le ingiustizie e le atrocità che si stanno compiendo nella regione.
Non c’è niente- di lecito – che possa fermare uomini e donne assetati di conoscenza, ma molti – troppi- sono gli interessi in gioco e in tanti premono affinché il consumatore non sia posto nelle condizioni di fare domande. Chi sa e vuole sapere ancora di più è, infatti, il meno controllabile e il meno gestibile dei cittadini.
Abbiamo una grande arma pronta a sparare: il telecomando.
Allora svegliamoci dal sonno della coscienza, rendiamo liberi i produttori dell’informazione dalla schiavitù del mercato e dalla banalità dello share, comprensibile ma non giustificabile dinanzi a temi d’universale portata per i privati ma inconcepibile per una televisione che si dichiara pubblica e al servizio dei cittadini.
ITALIAN BLOGS FOR DARFUR
http://www.savetherabbit.net/darfur

Scarica e diffondi: Comunicato del 17/12/06

domenica, dicembre 17, 2006

In 1000 avete firmato il nostro appello per il Darfur! Grazie.

Più di mille internauti hanno già firmato il nostro appello on-line e nuovi vignettisti hanno accolto il nostro invito per "Una vignetta per il Darfur".

Ma non ci sono novità dal fronte della pace. Gli scontri continuano più feroci che mai nel Darfur e rischiano di estendersi ai Paesi confinanti, riaccendendo anche i rancori tra Nord e Sud del Sudan. La comunità internazionale è immobile dinanzi a tante atrocità, legata ai troppi interessi che pesano nello scacchiere internazionale, dai traffici d'armi e di petrolio della Cina e della Russia alle ingerenze francesi in Ciad, e alla sorda indifferenza delle Nazioni democratiche del mondo, prime fra tutte l'Italia, nella quale i colorati mercatini di Natale ruberanno la scena al mercato della vita in Darfur, dove i saldi sono già iniziati da anni. Fuori tutto.

Lettura consigliata: Articolo di Luca De Fusco

martedì, dicembre 12, 2006

Intervista con la morte

di Giorgia Kornisch, volontaria in Darfur

"...Subito dopo hanno iniziato con noi donne, prima le più giovani poi anche le più anziane. Non so in quanti mi hanno violentata, ero troppo sconvolta per aver visto mio marito morire e pensavo che poi avrebbero ucciso anche me e i miei bambini. ...Thaia dice sempre: quando parli con queste donne devi farlo pensando di parlare con la morte perché loro dentro sono morte..Non mi ha mai chiesto le ragioni di questa guerra, non ha mai ceduto per un solo momento, ha sempre pensato prima ai suoi bambini piuttosto che a se stessa ma le leggo negli occhi tutte le domande che vorrebbe fare.
Non la sprono a chiedere perché non avrei le risposte giuste da darle, mi basta sapere che dopo aver parlato con la morte oggi ho di fronte una vita, ancora fragile, ma viva."
(continua a leggere su InPolitica.net)

Il video dell'Intervento di Serena a +Blog, Roma, 7 dicembre

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L’emozione era tanta, ho cercato di spiegare tutto lo spiegabile, forse sono stata un po’ ripetitiva e la tensione mi ha tradita un po’. In dieci minuti ho cercato di riassumere quello che sta accadendo nel Darfur, di incidere soprattutto sul problema della disinformazione dando "rilievo" anche alle mancanze dei nostri parlamentari (ricordate il servizio delle Iene dopve un parlamentare disse che il Darfur è un modo di vivere?) o sul problema reale di confusione con la purtroppo più famosa pubblicità delle caramelle Durfur. Il cavallo goloso così diventa più famoso di 450000 morti. Alla fine del conveglio numerosi giornalisti si sono mostrati interessati alla causa. Lo stesso Edoardo Gulotta (di la7) mi ha rassicurata sul fatto che prossimamente vedremo più servizi dedicati al Darfur sulla rete. Altri mi hanno invece confermato che purtroppo gli editori non dedicano spazio alle vicende del Sudan perchè "non vendono", nonostante l'informazione su certe cose valga molto più di qualsiasi compenso monetario.

Sono soprattutto felice che sia stato riservato spazio per la nostra causa dall’organizzazione e soprattutto che non ci sono state assolutamente limitazioni di tempo per la discussione, nonostante, come sapevamo, il simposio trattava di blog e informazione, non del Darfur in particolar modo, ma più su come Italian Blogs for Darfur sia diventato un ottimo strumento di riflessione.

Possiamo augurarci solo che l'intervento sia riuscito a sensibilizzare almeno i presenti e a dare un po' più di rilievo all'iniziativa, che, a discapito di quello che dice Treccagnoli per quanto riguarda i blog, è adibita a fare informazione sul sociale, cioè che dovrebbero fase i media mainstream e che invece troppo spesso dimenticano a causa di stupidi vincoli di marketing.

Serena Savelli.

martedì, dicembre 05, 2006

Italian Blogs for Darfur il 7 dicembre a "PiùBlog",Roma

Serena S. ci rappresenterà alla edizione di quest'anno di PiùBLOG, nell'ambito della manifestazione "Più Libri Più Liberi", la Fiera della piccola e media editoria che in pochi anni ha saputo collocarsi ai primi posti in Europa per la promozione del libro. L'appuntamento è al Palazzo dei Congressi a Roma, il 7 dicembre alle 10.30 del mattino.

Giovedì 7 Dicembre ore 10.30

BLOG E INFORMAZIONE
La figura del blogger si propone anche come fonte d’informazione e opinionista indipendente, giustapponendosi e contrapponendosi agli altri canali d’informazione e commento. Quando quest’alternativa esiste davvero? Esistono delle notizie che trovano spazio solo sui blog? Quali sono le opportunità d'informazione che i blog offrono rispetto agli altri canali? E in che modo i vari canali, blog inclusi, s’influenzano a vicenda?

Coordina Roberto Iacopini, Giornalista, Rai International

Filippo Berto, Responsabile Media Marketing Berto s.r.l.
Edgardo Gulotta, Responsabile multimedia La7
Paola Liberace, Ideazione
Giampaolo Rossi, Presidente Rai Net
Gregorj & Loska, Giornalettismo
Serena Savelli, Italian Blogs for Darfur
Pino Scaccia, TG Rai
Barbara Sgarzi, Giornalista e blogger
Daniele Tombolini, Sportivo massmediatico
Pietro Treccagnoli, Il Mattino
[+Blog]

venerdì, dicembre 01, 2006

L' UNIONE AFRICANA RESTERA' ALTRI SEI MESI IN DARFUR

L'Unione Africana ha prolungato ulteriormente la propria missione in Darfur, il cui termine era stato fissato alla fine dell'anno, a fronte del rifiuto del governo sudanese di una missione ibrida ONU-UA. Altri 6 mesi, che non risolvono il conflitto, ma prolungano l'agonia del popolo del Darfur.Ieri, inoltre, Kofi Annan ha chiesto di aprire una sessione straordinaria del Consiglio dei diritti umani dell'ONU, data la gravità della crisi umanitaria in Darfur[ fonti: Reuters]
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Numero6 (Portmeirion)ci segnala invece la notizia sul Washington Post di nuove prove delle responsabilità della classe dirigente sudanese sui crimini contro l'umanità in Darfur.