mercoledì, gennaio 27, 2010
domenica, gennaio 24, 2010
Yasir Arman è il candidato ufficiale dello SPLM alle presidenziali
giovedì, gennaio 21, 2010
Comunicato: SUDAN. Espulse 26 ong dal Darfur
E’ quanto dichiara in una nota il presidente dell’associazione Italians for Darfur, Antonella Napoli.
“Tale notizia ci sorprende e amareggia – prosegue Napoli - soprattutto a fronte della disponibilità a rivedere la condanna dimostrata dal governo nei confronti dei sei bambini soldato condannati a morte nelle scorse settimane e per i quali avevamo chiesto la cancellazione della pena attraverso una petizione che ha raccolto oltre 10mila firme”.
“Ci auguriamo – conclude il presidente di Italians for Darfur - che questa espulsione, non ben motivata, non sia un atto finalizzato ad esasperare la già drammatica situazione umanitaria sul campo e a creare un alibi al riaccendersi delle tensioni che potrebbero degenerare in nuovi scontri diretti con le forze di opposizione”.
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domenica, gennaio 17, 2010
18 civili uccisi nel Nord Darfur dall'esercito sudanese
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giovedì, gennaio 14, 2010
Darfur: un sacco di sorgo costa 80 dollari.
Approfondisci:
Il Nord Darfur è a rischio carestia
Un morto e sei feriti per una scodella di sorgo in Darfur
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domenica, gennaio 10, 2010
Agire ora per la pace. Un dossier ne svela i perchè.
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LRA: i guerriglieri ugandesi seminano il panico tra i profughi darfuri al confine
Da tempo si rincorrono le voci della presenza di milizie del Lord’s Resistence Army in campi di addestramento in Sud Darfur, appoggiati dal governo sudanese. Ma dalle fonti ufficiali arrivano solo smentite.
Joseph Kony, leader dello LRA, è un riconosciuto criminale di guerra, ricercato, al pari di Omar Hassan al Bashir, il dittatore sudanese, dalla Corte Penale Internazionale. Non sarebbe l’unico elemento di affinità, tra i due, se è vero che dietro i campi di addestramento in Darfur, ci sia proprio il governo sudanese, come afferma la linea di comando del Sudan People Liberation Movement. I rappresentanti del governo sudanese smentiscono, ma il Generale Kuol Diem Kuol, portavoce dello SPLA, afferma che, in seguito ad alcuni scontri tra i due gruppi armati, il 19 Dicembre scorso, i soldati hanno rinvenuto razioni di cibo di indubbia provenienza dal Nord Sudan, come il Dak. Secondo il portavoce, è probabile che i guerriglieri dello LRA vogliano ricostitursi ed organizzarsi per rientrare in Sud Sudan in corrispondenza del referendum del 2011 sull’indipendeza della regione da Khartoum.
Sembra verosimile la presenza di gruppi armati nell’area occidentale di Um Dafok e Bahr al Ghazal, al confine con il Sud Darfur, area soggetta recentemente ad attacchi e rapimenti di minori da parte di milizie riconducibili al movimento armato ugandese, ma resta da verificare se, effettivamente, il gruppo armato si sia spinto stabilmente fin dentro il Sud Darfur, nell’area di Dimo e Kaskagi.
L’UNAMID e gli osservatori internazionali sono scettici sulla veridicità delle affermazioni che si rincorrono per il deserto del Darfur, ma le basi della missione internazionale sono poco presenti nell’area, che confina con
Tanto è bastato per diffondere il terrore tra la popolazione de l Darfur, già stremata da anni di conflitti e abusi, che il Lord’s Resistence Army stia insediandosi nella regione per iniziare una nuova campagna di odio e massacri. Dall’inizio dell’anno, solo nel Sud del Sudan, oltre 220 persone sono state uccise almeno 157 rapite dallo LRA (fonte: OCHA)
di Mauro Annarumma per Mpnews
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venerdì, gennaio 08, 2010
Comunicato SUDAN365
La campagna Sudan365, promossa da Italians for Darfur e rilanciata da ‘Articolo 21’ e ‘Artisti socialmente utili’, è stata presentata oggi nella Sala Mappamondo della Camera dei Deputati.
Quello italiano è solo uno dei tanti eventi organizzati dalla coalizione di associazioni e gruppi, tra cui Italians for Darfur, Amnesty International, Save Darfur, FIDH, Refugees Internatrional , Human Rights Watch, e molte altre, che si occupa da anni della difesa dei diritti umani .
La campagna durerà tutto l’anno.
“Stiamo assistendo da diversi mesi a un grave intensificarsi delle violenze interetniche nel Sud Sudan – ha ricordato Antonella Napoli. presidente di ‘Italians for Darfur’ e autrice del libro – denuncia ‘Volti e colori del Darfur – Edizioni Gorée - mentre la crisi in Darfur continua e si aggrava ogni giorno di più. Basti pensare ai 5 caschi blu uccisi in due diversi attacchi poche settimane fa. Il 2010 pone serie minacce ai diritti umani in Sudan che possono essere prevenute solo se i governi agiscono ora. Restano poco più di 365 giorni e una mole enorme di lavoro da fare prima che la grande conquista del CPA svanisca. Le autorità sudanesi e la comunità internazionale devono aumentare il loro impegno nel realizzare pienamente quel trattato e mantenere così la pace a cui ha portato con grandi difficoltà”.
“Il popolo del Sudan ha sperimentato 22 anni di guerra civile – ha sottolineato la Napoli – e oggi si è sull’orlo di un nuovo conflitto. Riteniamo reale il rischio che l’accordo possa essere disatteso e che la tregua sia ‘rotta’, favorendo il ritorno della furia devastante della guerra, con disastrose conseguenze per il popolo del Sudan e per l’intera regione”.
“Per questo chiediamo al nostro Governo – ha concluso il presidente di Italians for Darfur - testimone dell’attuazione dell’accordo del 2005, di produrre un intenso sforzo diplomatico nel prossimo anno, sfruttando i buoni rapporti sia politici sia commerciali con il Sudan, per chiedere il rispetto di quel trattato garantendo così il mantenimento della pace”.
Sudan 365 è supportato da alcuni dei più famosi percussionisti del mondo, tra cui Phil Selway, Radiohead; Stewart Copeland, The Police; Nick Mason, Pink Floyd; Jonny Quinn, Snow Patrol; Caroline Corr; Richard Jupp, Elbow; Middle Eastern, Mohammed Mounir, Mustapha Tettey Addy e Tony Esposito, testimonial della campagna italiana.
"La musica puó arrivare lí dove nemmeno i governi arrivano", ha detto il musicista e percussionista napoletano.
"Il Darfur è un esempio tipico di una guerra illogica, una guerra infame, una guerra di incivltà". Per Esposito, "il paradosso è che nessuno sa perché‚ si combatte in Darfur. Si sa solo che i rifugiati vengono attaccati sia dai ribelli che dalle forze governative. Ogni giorno muoiono centinaia di bambini e donne, senza sapere il perché‚ di questa guerra".
giovedì, gennaio 07, 2010
Tony Esposito: è online il contributo italiano alla campagna SUDAN 365 "A BEAT FOR PEACE"
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Presentazione campagna Sudan365
venerdì, gennaio 01, 2010
Guerriglieri del Lord's Resistence Army in Sudan sostenuti da Khartoum?
Khartoum, dopo i janjaweed, sosterrebbe anche le milizie del Lord's Resistence Army, colpevoli di violenze e massacri nell'Africa centrale. Il Generale Kuol Diem Kuol, portavoce dello SPLA, afferma che, in seguito ad alcuni scontri tra l'esercito sud sudanese e guerriglieri dello LRA, il 19 Dicembre scorso, i soldati avrebbero, infatti, rinvenuto razioni di cibo dei guerriglieri ugandesi di indubbia provenienza dal Nord Sudan, come il Dak.
Secondo il portavoce, è probabile che i guerriglieri dello LRA vogliano ricostitursi ed organizzarsi per rientrare in Sud Sudan in corrispondenza del referendum del 2011 sull’indipendeza della regione da Khartoum.
Etichette: Darfur, fai notizia, fainotizia, LRA, Sud Sudan