Il blog di Italians for Darfur

lunedì, ottobre 29, 2012

Ambasciatori europei visitano il Nord Darfur.

Due giorni, tanto è durata la visita degli ambasciatori dell'Unione Europea in Nord Darfur il 22 ottobre scorso.
La delegazione, composta, tra gli altri, dagli ambasciatori di Italia, Regno Unito, Francia, Svezia, Olanda e Spagna in Sudan, si è recata, la settimana scorsa, in Darfur per raccogliere informazioni sullo stato della sicurezza nella regione e su -eventuali- progressi nell'implementazione degli accordi del Documento di Doha per il Darfur. 

L'ambasciatore italiano, Armando Barucco, ha espresso la speranza che la sicurezza, la pace e la stabilità prevalgano in tutto il Darfur fino al ripristino della normalità, anche grazie allo sviluppo del settore agricolo e dei progetti di rientro dei profughi darfuri



giovedì, ottobre 25, 2012

Nuove violenze in Sudan

Khartoum fa il conto dei morti in Sud Kordofan
e in Darfur muoiono 5 caschi blu in due agguati
Il governo del Sudan ammette le perdite subite da giugno ad oggi nel conflitto in Sud Kordofan e, implicitamente, gli attacchi dell'esercito sudanese che hanno causato centinaia di vittime civili e migliaia di sfollati nella regione. Intervenendo davanti all'assemblea parlamentare sudanese, il ministro della Difesa Ibrahim Mahmoud ha tratto un bilancio degli ultimi sedici mesi di tensione con il Sud Sudan e dei combattimenti che si sono susseguiti lungo il  confine tra i due stati.
Mahmoud ha informato il Parlamento delle pesanti perdite subite nelle rappresaglie contro l'insurrezione dei ribelli in Kordofan e nello Stato del Nilo Blu, quasi settecento caduti, ma non ha fornito cifre sui morti tra i ribelli e la popolazione locale.
Sin dai primi mesi del conflitto, organizzazioni non governative e per i diritti umani avevano segnalato bombardamenti sui villaggi dei Monti Nuba ma il governo di Omar Hassan al Bashir, primo presidente in carica accusato dalla Corte penale internazionale di crimini di guerra e contro l'umanità in Darfur, ha sempre negato di aver colpito civili affermando che le operazioni militari nell'area erano dirette a contrastare i guerriglieri del Sudan People Liberation Movement - Nord.
The United Nations estimates that nearly 700,000 people have been displaced or severely affected by the fighting in the two over the past fifteen months.Le stime fornite dalle Nazioni Unite lasciano pochi dubbi sulla vera natura, e sulle conseguenze, dei bombardamenti segnalati anche dai satelliti.
Secondo il coordinamento degli aiuti umanitari dell'Onu (OCHA),
700mila persone, di cui 200mila rifugiati in Etiopia e Sud Sudan, sono state costrette a lasciare i luoghi di origine a causa del protrarsi delle violenze.
Since the fighting began more than a year ago, access to the remote region by the United Nations and international aid agencies has been restricted by the Sudanese government, making it difficult to verify conditions in the area.Da quando sono iniziate le rappresaglie, l'accesso alla regione agli operatori delle Nazioni Unite e delle agenzie umanitarie internazionali è stato limitato da Khartoum rendendo difficile verificare quale fosse la reale situazione nelle aree sotto attacco.
Ma quello al confine tra sud e nord, non è l'unico fronte 'caldo' in Sudan.
Nelle ultime settimane è stata registrata una violenta recrudescenza  della crisi in Darfur.
Also, an ambush by unknown assailants killed a UN-African Union peacekeeper in the western region of Darfur, the mission said, bringing to 43 those killed in the region since the mission started its work in 2007.In tre diversi agguati nel solo mese di ottobre hanno perso la vita cinque peacekeepers di Unamid, la missione ibrida Onu - Unione Africana dispiegata nella regione occidentale del Sudan, e altri undici sono rimasti feriti.
L'ultimo episodio, nel Darfur settentrionale, ha coinvolto un convoglio che era diretto verso l'area di Habasha per monitorare e valutare alcune segnalazioni di violenze e di scontri armati.
La tempistica dell'assalto ha suscitato grande preoccupazione e perplessità tra i vertici . i   di Unamid, che hanno chiesto al governo del Sudan di avviare immediatamente un'inchiesta sull'episodio e consegnare al più presto i responsabili alla giustizia.
Non è un caso che il Consiglio di sicurezza dell'ONU abbia rilasciato una dichiarazione ai media di ferma condanna sugli attacchi alle forze di pace in Darfur e sulla mancanza di sicurezza nella regione.
Dal dispiegamento della missione nel 2008 ad oggi, le vittime trai caschi blu sono state 54 e nella maggior parte dei casi gli assalitori sono rimasti ignoti.
E la convinzione di chi conosce bene il territorio e le dinamiche sudanesi è che ciò possa essere possibile solo con la connivenza, o il disinteresse, di Khartoum.

domenica, ottobre 21, 2012

Scontri in Nord Darfur

L'Agenzia Nazionale Sudanese riporta nuovi attacchi del Sudanese Revolutionary Front in Nord Darfur, nella regione di Abu Dialig, vicino a El Fasher, controllata dalle forze governative. Numerose le perdite, soprattutto tra i miliziani pro-governativi. L'azione dei ribelli rientrerebbe nel piano di avvicinamento alla capitale sudanese e di destituzione del presidente sudanese Omar al Bashir. 


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martedì, ottobre 09, 2012

Bombardamenti aerei sull'area di Kadugli, è emergenza umanitaria.

Foto Reuters, aereo militare in Sud Kordofan
Secondo il comunicato ufficiale odierno dello SPLM-N (SUDAN PEOPLES LIBERATION MOVEMENT - NORTH), il 09 ottobre 2012 l'artiglieria dello SPLM-N in Sud Kordofan e Monti Nuba avrebbe colpito le installazioni militari a Kadugli, in risposta all'attacco massiccio delle Forze governative contro le aree controllate dallo SPLM-N con missili Shebab e con raids aerei condotti con Antonov e con i letali caccia Sukhoi. 
Dal mese scorso, le forze governative avrebbero iniziato anche la campagna offensiva contro Daldko e Daluka nell'area di Kadugli. 
L'attacco al Surkam/Nilo Azzurro del 18 settembre scorso avrebbe causato lo sfollamento di oltre 6000 civili. Il 27 settembre è stata bombardata la città di Hiban, 7 i civili morti. 

Numerosi i tentativi, per ora vani, di aprire corridoi umanitari nella regione.(M.A.)

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lunedì, ottobre 08, 2012

Ancora bombardamenti in Nord Darfur e Jebel Marra

RadioDabanga: il governo statunitese, con una nota a mezzo stampa del 4 ottobre scorso, ha espresso profonda preoccupazione per i rapporti sui civili uccisi sotto il bombardamento aereo ad Hashaba, Nord Darfur, e nel Jebel Marra. 

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