Il blog di Italians for Darfur

mercoledì, aprile 15, 2015

Nessun osservatore internazionale per monitorare le elezioni

Con il voto in corso alle elezioni nazionali del Sudan, è già chiaro che ai cittadini del Paese è stato negato un processo elettorale libero ed equo. I principali partiti di opposizione stanno boicottando le elezioni, che sono aperte, ufficialmente, dal Lunedi al Mercoledì -sono state prolungate per un giorno. Il presidente sudanese Omar al-Bashir è certo di vincere un altro mandato e di estendere il suo per oltre 26 anni. Le elezioni controllate dal Governo sono state precedute da arresti degli esponenti dell'opposizione ed attivisti, confische di giornali senza spiegazione e la violenza in corso in Darfur, Sud Kordofan e Blue Nile.

Diversi gruppi, compresa l'Unione europea, hanno scelto di non inviare rappresentanti per monitorare le elezioni di quest'anno, perché il Governo del Sudan non è riuscito a rendere il processo inclusivo e democratico. Nel 2010, le elezioni in Sudan non sono state eque e libere, ma molti sentivano una maggiore necessità di inviare osservatori a causa del coinvolgimento internazionale nel processo di pace che ha portato alla votazione.

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