Il blog di Italians for Darfur

martedì, maggio 19, 2015

Il Governo appoggia la condanna a morte del Presidente egiziano Morsi

Il Governo sudanese ha definito la decisione di un tribunale egiziano di condannare il presidente deposto Mohamed Morsi alla pena di morte, come un "affare interno". Sabato scorso, un tribunale de Il Cairo ha condannato a morte Morsi insieme a 105 coimputati con l'accusa di aver partecipato ad un'evasione di massa durante la Primavera Araba del gennaio 2011 in Egitto che rovesciò l'allora presidente Hosni Mubarak.

Il portavoce del ministero degli Esteri sudanese, Ali al-Sadig, ha detto alla stampa che "i processi in corso in Egitto sono una questione interna e il Governo [sudanese] non interferisce negli affari interni di altri Paesi".

La reazione del Governo è in netto contrasto con quella dell'opposizione del Partito del Congresso Popolare (PCP), guidato da Hassan al-Turabi, che ha denunciato la decisione della Corte ed ha avvertito che l'Egitto potrebbe vivere un forte conflitto interno se fossero condannati a morte (definitivamente) Morsi e dei suoi compagni.

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