Il blog di Italians for Darfur

giovedì, agosto 13, 2015

Il Sudafrica si lava le mani per il genocidio del Darfur

Il capo dell'ufficio del Ministero per l'attuazione della pace in Darfur, Amin Hassan Omer, ha detto che l'ex-Presidente sudafricano, Thabo Mbeki, non è interessato al processo di pace nella regione del Darfur.

Parlando ai giornalisti all'Assemblea Nazionale, Omer ha ribadito l'impegno del Governo nel rispetto del Documento di Doha per la Pace in Darfur (DDPD), sottolineando il sostegno regionale e internazionale per l'accordo raggiunto nel luglio 2011.

"La situazione del Darfur resta una responsabilità della comunità internazionale, che è stata protagonista attiva per il raggiungimento del Documento di Doha per la Pace in Darfur", ha affermato Omer indicando anche il sostegno al testo di Doha da parte delle Nazioni Unite, l'Unione Africana e la Lega Araba.
Nel corso di una breve visita a Khartoum il 3 agosto, Mbeki ha incontrato e discusso con il presidente Omar al-Bashir sugli sforzi in corso per instaurare il dialogo nazionale in Sudan e la ripresa della sua azione per facilitare il processo politico interno.

In linea con la decisione 456 del Consiglio di Pace e la Sicurezza dell'Unione africana (AUPSC), Mbeki ha il compito di facilitare il processo di dialogo nazionale in Sudan. Secondo il suo mandato dovrebbe convocare trattative per un accordo sulla cessazione delle ostilità.

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